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Sono sempre meno le persone che ascoltano esclusivamente tramite il compact disk. Diverse case discografiche dismettono gli impianti di stampaggio e già mancano un sacco di titoli su questo formato.
Certo ci sarà un mercato praticamente inesauribile dell’usato dal momento che i compact disk sono stati prodotti in quantità incredibili e forse, tra qualche decina danni, potrebbero tornare per un mercato di rarità e collezionismo, ma sta di fatto che al momento i cd si utilizzano sempre meno.
L’alternativa a loro è il pc o lo streamer che sta avendo sempre più successo per la praticità di utilizzo e per la qualità sonora che facilmente supera il computer.
Ma evitiamo ora di scrivere le solite ovvietà e facciamo il caso pratico di una persona che voglia acquistare da noi un buon streamer. Due apparecchi che certamente citeremmo nella proposta al cliente sono l’Atoll MS120 ed il Nuprime Omnia S1.
Prezzo di listino dell’Atoll 1.200 euro, prezzo del Nuprime 890 euro.
Vediamoli da vicino:
L’Atoll MS120 è uno streamer completo di dac e di pre, ha quindi uscite analogiche per il collegamento ad un amplificatore integrato ed ha persino due ingressi analogici per poter collegare ad esempio un pre-phono ed un sintonizzatore FM. Dimensioni contenute: 32 x 23 x 9 cm.
Ha un controllo volume, e quindi funziona anche da preamplificatore. Può essere collegato anche direttamente ad un amplificatore finale. La scelta giusta per un impiantino delizioso tutto Atoll sarebbe il finale MA100 da 60 watt – 450 euro di listino – di analoghe dimensioni, potrebbe funzionare anche in mono e, acquistandone due, si aumenta dinamica e raffinatezza.
Da non escludere anche il collegamento diretto a diffusori amplificati per un impianto minimale semplice di sicura soddisfazione.
Ma le sue peculiarità non finiscono perché sono presenti anche 4 ingressi digitali, due ottici e due coassiali a cui poter collegare ad esempio una meccanica cd ed un TV piuttosto che il decoder di Sky. Presente anche l’ingresso Bluetooth per permettere ad esempio agli amici di farci ascoltare il disco archiviato sul loro cellulare.
Ma la sua qualità primaria, è quella di essere uno streamer. Conosco alcune persone che sono un po’ prevenute verso questa tipologia di apparecchi, sospettose che siano motivo di difficoltà di utilizzo e di settaggio. Chi ancora non è passato all’ascolto di musica liquida, e che utilizza lo smartphone giusto per fare le sole telefonate, forse non ha ancora compreso le potenzialità e la facilità d’utilizzo di uno streamer.
Da questo punto di vista l’Atoll MS120 è uno degli apparecchi più semplici, piacevoli ed intuitivi da settare e da utilizzare. Il collegamento alla rete wi-fi avviene in un soffio, semplicemente premendo sul telecomando il tasto WPS (dopo aver premuto il tasto wps sul router). L’applicazione Atoll Signature è eccellente e funziona sia con Android che con Apple.
Anche questa si installa in un attimo, individua immediatamente l’MS120, e subito si da il via alla musica tramite le radio internet od ai files sul server di rete, oppure sull’hard disk o chiavetta collegata all’ingresso usb (uno sul frontale, uno sul retro) . L’utilizzo è veramente elementare, sottolineo piacevole e la qualità sonora è immediatamente percepibile. Il telecomando in dotazione è il bellissimo e completo remote di Atoll che merita di essere considerato come altro elemento di merito in quanto se non si vuole utilizzare il tablet o lo smartphone permette di agire in autonomia attraverso i vari menù a tendina visionabili sul display. Non manca nulla, nemmeno la presa per cuffia e non è una uscita messa li solo per essere presente. L’ascolto in cuffia non fa rimpiangere un amplificatore dedicato.
Eliminata la necessità di collegare il pc al sistema hifi, questo streamer Atoll è veramente un apparecchio ideale per ascoltare ore di musica con estrema rilassatezza e soddisfazione.
Segnalo che la ricerca Radio Internet è veloce e la sintonia permette di ascoltare le sempre più numerose emittenti che trasmettono anche in flac o in HD. E’ il caso per esempio di Mother Earth Radio che trasmette a 96 khz stupende registrazioni analogiche che spesso sono tratte da vinili. Si sente a meraviglia e il display segnala l’aggancio a 96 khz-24 bit come se avvenisse dall’ascolto di files HD in locale.
Non abbiamo ancora parlato del must di questo apparecchio: lo stupendo display di 11,3 x 7 cm che permette la visione della copertina dei dischi piuttosto del logo dell’emittente con precisa descrizione di compositore, titolo del brano e dell’album, bitrate e codifica files.
Ottimo il funzionamento di Qobuz sia per quanto riguarda la ricerca album o playlist che la relativa memorizzazione nei preferiti. Ineccepibile il funzionamento anche in wifi dell’ascolto di brani in HD, confermato dal display che segnala il bitrate a 96 e 192 khz e dei 24 bit, del resto il chip installato è buon un Burr-Brown PCM1796 Burr-Brown, che può elaborare anche segnali DSD128. Se invece già avete un dac high end nel vostro sistema il consiglio è quello di utilizzare l’uscita digitale coassiale o eventualmente quella ottica.
Guardando l’interno dell’apparecchio non si può non considerare come il prezzo sia persino basso rispetto alla “potenza di fuoco” a disposizione. Da notare la notevole caratura dell’alimentazione con 4 trasformatori e la sezione pre, dac e streamer ben ingegnerizzate.
E veniamo ora al Nuprime Omnia S1 che è uno streamer puro senza dac. Dedicato quindi a chi già possiede un buon dac e che opportunamente vuole sfruttare le sue qualità sonore. A prima vista il Nuprime sembrerebbe molto più povero e meno eclettico dell’Atoll.
In effetti, non ha uscite analogiche, non ha ingressi digitali, non ha display e purtroppo non ha una app dedicata. C’è qualcosa in più e di diverso però rispetto all’Atoll: una uscita video HDMI e una uscita digitale I2S che può dare tutto il suo valore se aveteun dac compatibile con lo stesso standard. Sono disponibili ben 5 prese usb, di cui una interna all’apparecchio che può ospitare un hard disk proprio all’interno dello chassis, Si aggiungono una uscita digitale ottica, una coassiale.
L’elaborazione audio è disaccoppiata dalla CPU: per isolare l’elaborazione audio dal decadimento delle prestazioni a causa dell’elevato utilizzo della CPU o della caduta del segnale dovuta alla congestione wireless, l’unità di elaborazione audio Omnia (unità OAP) funziona indipendentemente dalla CPU e fornisce la memorizzazione dei dati nella cache, eliminando completamente il jitter.
A fronte di una spesa inferiore, con il Nuprime si perdono e allo stesso tempo si acquisiscono funzionalità. In termini sonori collegando ad un dac i due streamer con l’uscita coassiale non si notano differenze sostanziali, forse, ma potrebbe essere solo una lieve impressione, una risoluzione leggermente maggiore con il Nuprime. Ma mi riservo di riprovare a rodaggio avvenuto, la qualità sonora potrebbe essere del tutto equivalnete.
Un’ultima considerazione, se avete un buon dac e volete sfruttarlo, non lasciatevi influenzare dalla presenza del dac e del pre nell’ Atoll MS120. Anche se non andrete ad utilizzare queste funzioni, il francese ha un funzionamento regolare e piacevole attraverso la sua app e la presenza di un bel display, del telecomando, e dell’uscita cuffia conferisce a questo streamer pregi da non sottovalutare.
La scelta potrebbe invece essere rivolta al Nuprime se invece considerate con particolare interesse la presenza dell’uscita I2S su standard HDMI (l’ideale sarebbe collegarla al nuovo Dac Alita, Dac 9SE, o Evolution Dac. Qui le prestazioni sono superlative ed il funzionamento su software Linux offrirebbe il massimo delle possibilità sonore. Soprattutto da non dimenticare l’uscita video HDMI e del software Android che sopperisce in parte alla mancanza del display e che apre ad altre svariate possibilità.
A questo punto a voi la decisione!