Atoll ST200 – un nuovo passo nello streaming audio

Questi tempi di crisi economica, che hanno portato a consistenti  flessioni delle vendite, stanno spingendo  i costruttori audio ad un impegno maggiore per cercare di immettere sul mercato apparecchi di indiscusso valore a prezzi  concorrenziali per  attrarre l’attenzione degli audiofili e convincerli all’acquisto.

Anche la ditta francese Atoll diventa ancor più competitiva e  presenta un nuovo apparecchio progettato costruito ed assemblato in terra francese, ancor più attraente  perché riguarda il mercato legato alla musica liquida che vive un certo fermento.  Questo prodotto ci piace molto e ve ne parliamo per la sua grande versatilità ma ancor più per le sue doti sonore.

Si tratta dell’Atoll ST200, il primo streaming player di questo marchio;  contiene un dac avanzato con ben 3 ingressi usb, una  sezione preamplificatrice in classe A con controllo volume, due ingressi linea analogici, uscita cuffia ecc.

Ma andiamo per gradi.

Esteticamente l’apparecchio si presenta bene con un pannello anteriore massiccio di 8 mm. smussato agli angoli. E’ disponibile nella versione argento o nera.

Viene mantenuto il design tipico di Atoll, con il logo caratteristico del marchio con la scritta ellittica che racchiude al centro un occhio in plexiglass fumè che contiene a sua volta la sigla dell’apparecchio. Del resto, non ci sono ragioni per  cambiare un disegno sobrio, di buon gusto, così ben riuscito.

Tutti i pulsanti di controllo sono raggruppati alla destra del display a colori: troviamo i classici 5 tasti di navigazione, i tasti di selezione degli ingressi, i tasti del volume.

Da notare la presenza di un ingresso usb A direttamente sul frontale anteriore, ingresso  che viene replicato anche sul retro. Sempre sul retro, troviamo un terzo ingresso usb, questa volta di tipo B, un ingresso digitale coassiale, un ingresso digitale ottico, due ingressi rca analogici, un ingresso digitale di rete.

L’apparecchio può essere utilizzato in differenti modalità. Prima di tutto vediamo cosa lo differenzia da un semplice dac. Iniziamo col dire che l’ST 200 può essere utilizzato anche senza pc, potendolo connettere direttamente alla rete wireless di casa.

Vediamo le facce di alcuni di voi già intimorite da questo collegamento. Non preoccupatevi ,la cosa è di una semplicità estrema. E’ sufficiente selezionare il menù Setting – Network Setup – Wireless – confermare la vostra rete di casa ed indicare la password di accesso. Non dimenticatevi ovviamente di montare sul retro la piccola antenna per poter captare il segnale.

Già questo vi permette di ascoltare in tutta autonomia le 15.000 radio on-line, scegliendole attraverso un elementare menù di ricerca che permette l’estrapolazione delle emittenti per genere musicale e per nazione. In pochi secondi abbiamo memorizzato Radio Swiss Jazz, piuttosto che Radio Linn Classic, le prime che ci venivano in mente, e subito abbiamo apprezzato l’elevata qualità del suono malgrado i limiti del bitrate di trasmissione.

Oltre che per le radio, la ricerca è possibile anche per i Podcast. Come test abbiamo provato a raggiungere  i files delle trasmissioni di Radio 3 “Lezioni di Musica”, uno dei tanti bei programmi musicali di Radio 3. Bene, è bastato effettuare la ricerca per la nazione Italia, genere Classical, ed in due secondi  già avevamo a disposizione l’archivio di varie decine di trasmissioni sul quale eseguire  la scelta. Notevole, vero? In più per le emittenti radio sul display vengono visualizzati i loghi e  i nomi in scorrimento dell’artista e del brano.

Veniamo ora a come sfruttare gli ingressi usb di tipo A posti sul frontale e sul retro. Qui chiaramente possiamo collegare un chiavetta od un hard disk contenente le nostre cartelle, ovvero i nostri album. Nessun limite è posto per i formati audio. Questo Atoll digerisce tutto, i classici MP3, gli AAC, i FLAC a 16 e 24 bit fino a 192 khz, i WAV, gli ALAC e i gli AIFF. Unica particolarità è che l’hard disk deve essere compatibile al FAT32 per cui attenzione alla formattazione. Nessun problema invece per le chiavette USB già comunque sempre formattate a FAT32. La navigazione è possibile per menù e sottomenù in maniera molto semplice e pratica. E’ inoltre presente un completissimo telecomando.

All’ingresso usb  di tipo B posto sul retro possiamo invece collegare un pc. Le nostre prove sono state eseguite tramite Windows 7 e Foobar 2000, attraverso un pc  perfezionato con l’ultima versione di Fidelizer 3.0 con i classici driver Wasapi per l’interfaccia SPDIF. La nostra prova di ascolto è stata eseguita mettendo a confronto  il suono del nostro Atoll con  un North Star Extremo dotato di interfaccia I2S.  Le prestazioni sono di qualità  equivalente e non è poco considerando le elevate performance  del North Star.

La conversione, del resto, si affida ad un circuito integrato Burr-Brown  PCM 1792 (fino a 24 bit a 192 khz) alimentato da un proprio regolatore di tensione a 5 volt. La componentistica è di valore e si notano  i due grandi condensatori rossi da 10 uF Clarity Cap APW che influiscono positivamente sui risultati d’ascolto.

L’Atoll offre un suono timbricamente ineccepibile, molto dinamico, con un’ottima risoluzione, con un grande corpo, bassi decisi e solidi. Le voci sono belle, reali, presenti. Gli alti sono veloci, precisi. Pregevole  il senso del ritmo. Queste caratteristiche sono apparse ancora più evidenti  tramite il software francese di Qobuz che permette attraverso un abbonamento l’ascolto on-line in streaming di file FLAC in qualità cd.  Che ci sia forse una associazione favorevole tra l’Atoll ed il software proposto da Qobuz data l’appartenenza alla stessa nazione?  Non è da escludere, dato che Qobuz nel proprio Magazine parla molto favorevolmente dello  ST200 in questa pregevole recensione tecnica al cui sito rimando:  http://www.qobuz.com/info/MAGAZINE-ACTUALITES/HI-FI-BANCS-D-ESSAI/Lecteur-reseau-Atoll-ST200168077.

L’apparecchio è anche comandabile, attraverso un apposito software scaricabile denominato Atoll HD, sia da  Ipad,sia da  Iphone, nonché da  telefoni con software Android.

Gli archivi musicali contenuti da  un server o da un hard disk possono anche essere raggiunti  attraverso  la rete wifi a condizione ovviamente che l’hard disk venga condiviso. Un’altra possibilità offerta dallo streaming, cioè senza l’utilizzo di cavi collegati alla sorgente, è  quella di ascoltare la musica trasmessa dal pc attraverso Window Media Player, abilitando il dispositivo Atoll Streamer che viene rilevato nella rete domestica.

Anche l’ingresso coassiale digitale offre un grande impatto sonoro. L’abbiamo collegato attraverso  l’ingresso digitale coassiale ad un lettore Philips Dvd 9000 con grande soddisfazione, quasi meravigliandoci della qualità sonora.

Concludendo, questo Atoll ST200 ci ha convinto  prima di tutto per l’elevata qualità audio e secondariamente  per le numerose possibilità  di utilizzo, sia che venga collegato via cavo ad un pc, sia in forma completamente autonoma senza essere collegato via cavo al pc .  Se connesso alla rete wifi, manovra del tutto semplice e veloce, ci offre  immediatamente la possibilità di ascoltare musica dalle 15.000 emittenti on-line. E non è poco.

Il suo prezzo di listino è di 2.000 € tondi,  e, considerando le ottime qualità audio più tutte le possibilità offerte dallo streaming e dai tre ingressi usb, pare un prezzo altamente concorrenziale. Non dimentichiamo che è possibile collegare l’ST200 direttamente ad un finale; possiamo anche collegarlo ad un lettore cd sia attraverso l’ingresso digitale che analogico, nonché ad un pre-phono ed avere un impianto completo di sicuro effetto. Se vi manca una uscita cuffia ne trovate una sull’apparecchio,e potete perciò evitare di acquistare un amplificatore per cuffia dedicato.

Inoltre, se il prezzo vi sembra eccessivo,  è possibile optare per il modello inferiore ST100 avente la medesima flessibilità con componentistica meno preziosa e che viene offerto al  prezzo di 1.600 €.

Grande Atoll, i nostri cugini francesi non sbagliano un colpo e sono molto agguerriti in campo audio.

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