Questa recensione nasce dopo avere seguito da vicino un test effettuato da un nostro affezionato cliente per il cavo di potenza MIT Matrix 28.
Cercheremo di raccontare i fatti con la massima obiettività cercando di essere molto neutrali nei giudizi.
L’impianto su cui si svolge la prova è composto da meccanica North Star, convertitore Extremo, cavo i2s White Gold, giradischi Kuzma Stabi Wood, testina Lyra Dorian, pre phono North Star Phonostage, amplificatore Ensemble Evocco, diffusori Triangle Magellan Cello, cavi di segnale MIT CVT 350 Twin, cavi di alimentazione Agostinelli.
Il MIT Matrix 28 è messo in relazione ad un Sommercable Quadra Blue dal costo di 420 euro la coppia terminata di 3,5 mt.
Il MIT ha una guaina di rivestimento nera e presenta i tradizionali “box” che vengono a trovarsi vicino ai diffusori. Mit sta eseguendo una progressiva riduzione dei volumi sia dei cavi che degli scatolotti per rendere più facile l’inserimento dei propri prodotti negli arredamenti di casa.
Viene rimpicciolito il cavo anche nella sezione di separazione dei poli positivo e negativo lato amplificatore, evitando così il maggiore ingombro che poteva creare problemi nel passaggio dei cavi all’interno di mobili o librerie. Ora Mit ha pensato anche a queste particolari situazioni.
Nella confezione sono contenuti i connettori Icon che permettono l’intercambiabilità tra banane e forcelle.
Mit ha introdotto da diversi anni la tecnologia Multipolo e per ogni cavo abbiamo una valutazione che guida gli utenti alla classificazione qualitativa attraverso un semplice valore da 2 a 120, valore che individua i numeri di “Poli di Articolazione” di ogni cavo MIT. Ma per meglio comprendere questo concetto vediamo di approfondire meglio il brevetto MIT relativo alla Multipole Technology.
Il costruttore afferma che ogni cavo audio convenzionale, di qualsiasi marca, ha un valore misurabile lungo tutta la larghezza di banda, entro il quale c’è il massimo rapporto di efficienza tra capacità ed induttanza. Questa linea di efficienza è definita da MIT, “Polo di Articolazione”. Elettricamente l’articolazione è la misura dell’efficienza di un cavo per l’immagazzinamento di energia e la capacità di trasporto. Questa potenza di trasporto è utilizzata per muovere gli altoparlanti e produrre suono. Più efficientemente l’energia viene immagazzinata e trasportata, più naturale è il suono.
Un cavo con un solo polo di articolazione sintonizzato ad una frequenza elevata sarà considerato dagli audiofili “brillante” o “chiaro”. Conseguentemente un cavo con un polo di articolazione sintonizzato su una bassa frequenza sarà considerato “morbido” o “dolce” o comunque “velato”. Le interfacce MIT sono progettate per avere più Poli di Articolazione.
Teoricamente è come se venissero utilizzati più cavi contemporaneamente, ciascuno dei quali con un proprio polo di articolazione. Poniamo che il cavo MIT in questione abbia la caratteristica di 3 poli. E’ come se stessimo utilizzando tre cavi: ne avremmo uno specifico per i bassi, uno per i medi ed uno per le alte frequenze. Insieme, essi lavorano per trasportare il segnale audio da componente a componente con una maggiore articolazione.
Questo è ciò che i cavi MIT permettono attraverso l’applicazione del brevetto dedicato alla Multipole Technology; tale caratteristica permette di avere la maggiore estensione per ciascun polo di articolazione. Il vantaggio è di ottenere timbri degli strumenti più realistici, con frequenze medie ed alte meno affaticanti, con voci chiare e comprensibili, basse frequenze più frenate e profonde.
Nel grafico A viene evidenziata la zona blu entro la quale l’orecchio umano è in grado di captare le varie frequenze udibili. La linea rossa individua la linea ideale per ogni frequenza.
Nel grafico B si analizza il comportamento di un cavo audio convenzionale a singolo polo di articolazione. Si può notare come una parte della zona blu viene esclusa. Questa curva di articolazione determina il motivo per il quale si ascoltano differenze di suono tra un cavo ed un altro. La zona blu non compresa nell’arco giallo è considerata meno ideale per le caratteristiche del cavo.
Grafico C: utilizzando il brevetto della Tecnologia Multipolo i progettisti MIT aggiungono poli supplementari per estendere ulteriormente l’articolazione nella banda delle frequenze udibili, linearizzando al massimo il suono senza dover enfatizzare alcuna frequenza. In questo caso, si analizza come esempio un cavo Mit con soli 6 poli di articolazione, ma immagini un grafico con 28 poli, oppure addirittura 120 … si arriva così alla perfezione assoluta.
Al momento di scegliere un cavo MIT si dovrà porre attenzione alla presenza del logo del Multipole Technologies e, quanto più elevato è il numero evidenziato, più accuratezza e precisione avremo nel cavo.
Il MIT Matrix 28 possiede 28 poli di articolazione e rispetto al numero di 120, che è il massimo numero di poli raggiunto ora da MIT per i cavi di fascia altissima, possiamo considerarlo appartenente alla fascia medio bassa, rispetto alla complessiva produzione MIT. Non dimentichiamo che MIT, con la serie Matrix, grazie a nuove ricerche tecnologiche, è riuscita recentemente a raddoppiare quasi il numero dei poli di articolazione della propria produzione e quindi, di fatto, ha raddoppiato la qualità e le prestazioni dei cavi da lei prodotti.
Questo fatto è sorprendente e senza termini di paragone con produzioni di altre marche, in quanto tutti i nuovi prodotti MIT della serie Matrix hanno un prezzo di circa la metà di un cavo MIT prodotto qualche anno fa con analoghe prestazioni.
In effetti, il MIT Matrix 28, che ha un prezzo di listino per la coppia di 3,65 mt di 1.820 €, ha in pratica una qualità analoga ad un vecchio cavo MIT Shotgun di qualche anno fa dal prezzo di circa 4.000 €.,
Ciò significa che i nuovi cavi MIT, oltre ad avere una qualità straordinaria, possono essere considerati un grande affare; pertanto, sono cavi dal rapporto qualità prezzo molto elevato.
Torniamo alla nostra prova. Cosa cambia rispetto al Sommercable Quadrà Blue considerato un best seller nel rapporto qualità prezzo? Potremmo dire che, come ha constatato il nostro cliente, la differenza qualitativa è certa. Cambiano fondamentalmente tutti i parametri, ma la cosa che più colpisce è la qualità dei timbri degli strumenti che aumenta in maniera evidente e quindi i suoni diventano più realistici. Migliorano le dinamiche che hanno un maggiore respiro e fluiscono in modo naturale. Descrivere queste impressioni non è facile ma è come passare da un DVD convenzionale ad un Blu Ray. Tutto è più reale e presente, il dettaglio è ottimo ma senza fatica d’ascolto e si possono sentire particolari che prima sfuggivano, malgrado il già grande dettaglio dei Quadra Blue.
L’energia del suono ora vive e respira, si gonfia e si contrae. Il suono è più denso, le dinamiche sono più corrette, la musica è corposa, traboccante di colori e di armoniche.
La musica complessa è resa con maggiore chiarezza e definizione a tutti i livelli di volume, ma ripetiamo è la qualità del timbro ad impressionare.
E tutto questo a solo circa 24 ore di ascolto, senza ancora avere eseguito un rodaggio completo. Mit chiede infatti di avere pazienza, perché il 100% della qualità del cavo si avrà dopo una settima di play , vale a dire dopo circa 160 ore, mentre dopo 48 ore di ascolto avremo il 75% delle prestazioni potenziali.
Il Matrix 28 ha quindi un’articolazione eccellente, un palcoscenico di grandi dimensioni e una “musicalità” che, rispetto al riferimento, va oltre l’effetto di una sostituzione di un cavo, sembra quasi di avere sostituito l’amplificazione con un’altra decisamente più potente. Il soundstage è profondo ed è accompagnato da un basso autorevole con medi chiari e alti cristallini, una nuova emozione che ci porta più vicini alla musica, che ogni ascoltatore può sperimentare e che mai si era provata a questo prezzo.
Spesso ci si danna l’anima per capire come migliorare l’impianto, come sostituire un componente che si possa interfacciare al meglio con i nostri apparecchi. Si rischia, a volte, di scombinare certi equilibri creati in passato a seguito di scelte ragionate. Molte volte è più conveniente sostituire un cavo per ottenere sicuri miglioramenti. Queste nuove interfacce MIT possono effettivamente sorprendere.
Lo conferma anche il nostro cliente che, dopo avere sperimentato personalmente le qualità del MIT Matrix 28, non ha potuto evitare di acquistarlo, malgrado una effettiva differenza di prezzo rispetto al precedente cavo posseduto.