Boulder: l’inizio, l’evoluzione, il successo.
Da più di venticinque anni Boulder Amplifiers costruisce componenti audio di alta qualità nella città di Boulder, in Colorado negli Stai Uniti.
L’azienda distribuisce in oltre 24 paesi, ed è uno dei marchi più considerati dagli appassionati audio.
La filosofia di progetto dell’azienda è semplice e lineare: tutti gli apparecchi Boulders sono costruiti per riprodurre musica esattamente come è stata eseguita e registrata. Le elettroniche Boulder sono trasparenti, precise, veloci, robuste ed affidabili, con una distorsione e rumore minimi e soprattutto, senza alcuna colorazione o “suono” proprio.
Naturalmente questo è molto più facile a dirsi che a farsi. L’azienda è orgogliosa del fatto che, in questa epoca di elettronica usa e getta, risulta statisticamente che ogni apparecchio Boulder venduto rimanga per la maggior parte in possesso del proprietario originale.
Dall’introduzione della serie 2000, avvenuta più di quindici anni fa, quasi tutti i modelli Boulder sono ancora oggi in produzione tali e quali. Dal Boulder 2008, esoterico preamplificatore Phono, all’accattivante Boulder 1021 lettore di dischi e di files musicali, tutto ciò che l’azienda produce è eccellente e rimane per anni e anni un sicuro riferimento ed investimento a partire dal giorno in cui è stato introdotto.
Gli apparecchi Boulder hanno una qualità ed un valore che trascende il passare del tempo, il prestigio di un cimelio come una bella vecchia macchina fotografica Leica o un prezioso Rolex del nonno.
La storia dell’Azienda
La Valle Boulder è un luogo che ispira, situata ai piedi dei monti Flatirons in Colorado. Può godere di oltre 300 giorni di sole all’anno, dove svolgere numerose attività all’aria aperta con una popolazione ben istruita, è un luogo molto appagante. Jeff Nelson decise che la città di Boulder sarebbe stato il posto ideale per fuggire dalla frenesia della California del Sud.
Jeff aveva un obiettivo in mente, quando si è trasferito a Boulder. Avrebbe avviato una società per creare i migliori componenti audio come meglio avrebbe potuto costruire e progettare secondo le sue capacità. Non aveva bisogno di guardare lontano per trovare un nome consono all’azienda: un masso connota la forza, e un masso rappresenta l’audacia del suono di un prodotto Boulder. (la traduzione di “boulder” dall’inglese è appunto masso tondeggiante)
Prima di realizzare Boulder
Prima di fondare la Boulder Amplifier, Jeff negli anni ’70 lavorava nel sud della California, nel mondo delle trasmissioni e registrazioni in studio.
E ‘ stato anche responsabile all’interno del team della Pacific Recorders dello sviluppo di quello che sarebbe diventato un apparecchio fondamentale delle attrezzature del settore di trasmissione radio, l’apparecchio Tomcat, un sistema con cartuccia a nastro. Il Tomcat aveva una grande affidabilità ed una notevole qualità di suono tanto da essere utilizzato nei migliori studi di registrazione in tutto il mondo. Ne sono stati venduti più di 3.000 durante la sua vita produttiva.
Jeff era considerato uno scienziato autodidatta ed il progettista della Tomcat, un nome autorevole nel mondo dell’audio professionale. Aveva anche maturato una vasta esperienza nella progettazione ingegneristica degli studi di registrazione.
E ‘stato anche nel sud della California, dove ha incontrato Deane Jensen. Deane è più noto per il suo lavoro con i trasformatori, ma è stato anche il creatore dello stadio di guadagno 990, un operazionale che ha alzato il livello di riferimento in termini di misure. Il 990 ha presentato una serie di vantaggi, dando ai progettisti di elettronica la possibilità di utilizzare correttamente il feedback, al fine di ridurre al minimo la distorsione. La superiorità del 990 ha definito la base per la futura costruzione dei prodotti Boulder negli anni successivi.
I primi giorni
Nel 1984, quando Jeff aveva 30 anni, ha creato l’amplificatore finale stereo Boulder 500. Era una costruzione lineare e molto robusta che ha trovato rapidamente popolarità in numerose applicazioni professionali. Molti sono stati inseriti in studi di registrazione, in aziende di produzione di altoparlanti e in impianti di trasmissione radio dove continuano a svolgere giorno dopo giorno il proprio estenuante lavoro. Innumerevoli registrazioni e colonne sonore create negli studi della Skywalker Sound, l’album Thriller di Michael Jackson, i dischi di Prince, U2, Danny Elfman, Dave Matthews, Frank Sinatra e Van Halen, per citarne solo alcuni, hanno utilizzato il 500 e altri apparecchi Boulder nella loro produzione. Il 500 è stato rapidamente seguito dal 500AE, che è stato accolto favorevolmente da intenditori audio e presto ha trovato la sua collocazione in numerosi sistemi stereo di casa.
Con la denominazione AE “Audiophile Edition” del 500, Boulder è diventata il primo produttore audio ad impiegare la bassa distorsione dello stadio di guadagno 990 in un componente high end. L’originale 990 conteneva 69 componenti ed era assemblato a mano. (L’attuale generazione 993, è sempre assemblato a mano e contiene 92 componenti.) Boulder ha adottato l’ormai famoso progetto 990, che è stato originariamente concepito per applicazioni professionali in studio, per tutta la sua linea di prodotti AE. Ormai questa formazione comprendeva gli amplificatori finali 500AE, 250AE e 102AE e i preamplificatori L3AE e L5AE. Un singolo preamplificatore L5AE conteneva dieci moduli 990.
Nel 1986, con questi cinque componenti audiophile in produzione, Boulder si era affermata come una realtà importante nel mondo dell’elettronica audio ad alte prestazioni.
Un punto di svolta: la serie 2000
La serie 2000 costituisce la materializzazione di un ideale astratto di disporre di componenti perfetti. Se un particolare avesse potuto migliorare un componente, sarebbe immediatamente partita la progettazione per la sua creazione. Non esistono compromessi, scorciatoie, e limitazioni per il team di ingegneri. Il costo non rappresenta un problema tra i criteri di progettazione fino a quando le prestazioni ottimali non vengono raggiunte.
Ogni chassis della Serie 2000 è lavorato in alluminio. I pulsanti sono in acciaio inox lucidato a mano. I display a LED sono grandi abbastanza per poter essere letti a elevata distanza. Ultimo ma non meno importante, il modulo di guadagno del 993 utilizzato in tutti i prodotti della serie 2000, migliora notevolmente le prestazioni rispetto al famoso 990.
Con la preamplificazione bilanciata del 2010, la serie 2000 rappresenta un grande successo con l’utilizzo della miglior tecnologia digitale ed analogica in un lussuoso chassis.
Il 2010 ha livelli così bassi di distorsione che è stato riconosciuto come un punto di riferimento tecnologico. L’attenuatore di volume a discreti è il primo del suo genere.
L’evoluzione
Dopo anni di crescita costante, Boulder ha trasferito i suoi impianti di produzione e gli uffici direzionali nel 1998 a Prairie Avenue, nel cuore della zona commerciale e industriale di Boulder.
Questo spazio più grande include anche la parte dedicata alla costruzione degli chassis, dal momento che Boulder aveva acquistato la sua prima apparecchiatura CNC. Lo sviluppo della fabbricazione delle parti in metallo con le capacità interne di arrivare a finiture di alto pregio è stata una tappa importante per Boulder. Fortunatamente per Jeff la lavorazione dei metalli era una competenza già presente in famiglia per cui questa produzione, che può sembrare insolita per un produttore audio, ha contribuito al successo.
La serie 1000
Una cosa è immettere sul mercato un apparecchio senza preoccuparsi dei costi. Un’altra cosa è mantenere prestazioni ed affidabilità con l’essenza del prodotto Boulder centrando il prezzo allo stesso tempo. La serie 1000 di Boulder ha superato queste sfide.
La serie 1000 impiega una combinazione di transistor a montaggio superficiale a discreti e microcircuiti monolitici al posto dello stadio di guadagno 993 della serie 2000. Questo nuovo stadio di guadagno, in esclusiva per la serie 1000, è il 983. La serie 1000 è composta sempre da apparecchi contenuti in eleganti chassis.
Nel 1999, con la serie 1000 ha debuttato l’amplificatore stereo di potenza 1060 che condivide molte delle caratteristiche della serie più grande 2000 con il telaio lavorato con materiale non risonante e i moduli di dissipazione in alluminio caratteristici di Boulder. Il 1060 è un progetto in classe AB prudentemente valutato a 300 watt per canale. Con questo tipo di potenza, è possibile reggere qualsiasi tipo di carico con la massima facilità.
Il preamplificatore DAC Boulder 1012 è stato mostrato al Consumer Electronics Show 2000, e pochi mesi più tardi è stato nominato Componente dell’Anno dalla prestigiosa rivista giapponese Stereo Sound.
Il 1012 è un apparecchio molto versatile ed ancora attualissimo, 3 ingressi analogici e 4 digitali nonché un eccellente stadio phono. E’ come avere realmente tre apparecchi in un unico chassis. Come il preamplificatore top di gamma Boulder 2010, il 1012 ha un grande display di facile lettura completamente programmabile dove appaiono tutte le funzioni, controllo dei passi di volume a discreti, un telaio in alluminio lavorato.
Il convertitore digitale-analogico (DAC) contenuto nel 1012 utilizza lo stesso chip Texas Instruments DSP come stand alone del dac Boulder 2020. Questo processore utilizza una tecnologia onegigaflop UpandoversamplingTM brevettata da Boulder, utilizzata sempre nel Boulder 2020.
Il Preamplificatore Phono 2008
Un’altra pietra miliare è stata la messa in produzione del preamplificatore phono 2008 presentato al Consumer Electronics Show del 2002. L’entusiasmo del pubblico per questo componente esoterico ha superato anche le aspettative di Boulder. Il 2008 è stato originariamente creato per un paio di proprietari del 2010 che desideravano una sezione phono altrettanto capace. Si riteneva che una produzione limitata di pochi pezzi sarebbero stati costruiti su richiesta. Invece, per la gran parte della sua storia di produzione, il Boulder 2008 ha avuto una lunga lista d’attesa di clienti, tanto che solo dopo anni l’azienda ha potuto mettersi al passo con la domanda.
Per gli amanti del vinile di tutto il mondo, il Preamplificatore Phono Boulder 2008 ha ridefinito l’ascolto delle registrazioni analogiche. Appena fu introdotto è apparso sulla rivista Stereophile negli “Hot 100” tra i prodotti più importanti degli ultimi 40 anni di audio. Il 2008 ha così impressionato che Stereophile ha dovuto creare un nuovo rating, “A +”, per riconoscere le prestazioni superiori rispetto a tutti i concorrenti nella sua categoria di prodotto, indipendentemente dal prezzo.
L’espansione della serie 1000
L’anno 2003 ha visto due nuove introduzioni di prodotti nella serie di Boulder 1000.
L’amplificatore Mono di Potenza Boulder 1050 è stata la risposta alle richieste dei clienti di avere una amplificazione meno costosa del modello a singolo canale del “mostruoso” Boulder 2050. Con 500 watt per singolo chassis su un carico di 8 ohm, un paio di Boulder 1050 sono più che sufficienti per tutti, anche per i più grandi sistemi a due canali. Rappresentano anche i componenti ideali per ottenere il massimo per un suono surround o home theater di un impianto audio video da sogno.
Nel 2003, Boulder ha presentato il preamplificatore Stereo 1010, in seguito definito prodotto dell’anno dalla rivista Ultra Audio. Il 1010 è un tradizionale preamplificatore a due canali, è identico al Boulder 1012 ma non include il circuito di conversione digitale-analogica. Il 1010 ben presto divenne uno dei prodotti più popolari che l’azienda ha offerto. Inoltre, è il componente dal prezzo più basso della linea di prodotti e ha dato la possibilità a molte persone di entrare in un mondo di prestazioni veramente alte.
Ulteriore crescita
Nell’anno 2000 iniziò un periodo continuativo di crescita costante e il 2004 è stato l’inizio di una serie di record di vendite annuali. Allo stesso tempo, Boulder ha intrapreso una grande espansione del suo stabilimento, quasi raddoppiando le sue dimensioni, completando importanti aggiornamenti per l’officina, per l’area di assemblaggio, per il dipartimento di ingegneria, test di laboratorio, uffici direzionali, e la sala di ascolto. La forza lavoro era cresciuta di pari passo.
Boulder ha anche fatto investimenti sostanziali nel computer e software nel 2004 e nel 2005; più in particolare, è stato implementato un sofisticato programma 3-D CAD, che ha permesso agli ingegneri di Boulder di produrre disegni più dettagliati e complessi, riducendo al minimo i lead time di produzione, ovvero i tempi per soddisfare le esigenze dei clienti . Nuovi disegni potrebbero essere inviati digitalmente allo stabilimento di produzione, ed i prototipi in metallo potrebbero essere restituiti in una frazione del tempo richiesto in precedenza. Nel giro di pochi anni, ogni aspetto del business è stato sostanzialmente più efficiente.
Oggi, l’officina di Boulder ha tre centri di lavorazione Haas CNC verticali e una varietà di apparecchiature ausiliarie per la burattatura, lucidatura, levigatura, taglio e finitura dei metalli. Queste lavorazioni particolari di montaggio e rifinitura sui metalli consentono al team dei metalmeccanici e assemblatori di Boulder di superare costantemente i criteri di controllo di qualità sempre più elevati.
Aumento delle vendite al pubblico: la serie 800
Nel 2005 Boulder presentò una nuova linea completamente nuova: la serie 800.
Originariamente concepita per il mercato nordamericano, la serie 800 è stata anche la prima ad essere stata completamente progettata con il nuovo sistema di progettazione CAD.
La serie 800 ha debuttato con l’amplificatore 850 Mono, una classe AB, 200W di potenza in un design di metà larghezza del telaio che si presta a installazioni molto più facili e personalizzate. Gli 850 con orgoglio dimostrano che Boulder può offrire le sue leggendarie prestazioni con apparecchi di dimensioni molto più contenute, senza in alcun modo ridimensionare le prestazioni, riducendo i costi del telaio e della potenza.
Un anno dopo è stato realizzato il preamplificatore stereo 810, un fratello minore del 1010. L’ 810 ha quattro ingressi linea. Per mantenere il notevole livello di prestazioni tipiche di qualsiasi prodotto Boulder, l’810 include circuiti a discreti, separati dei canali destro e sinistro, completamente incapsulati, e l’attenuatore del controllo volume è derivato direttamente dal 2010. Un recensore audio di una importante rivista ha descritto le sue caratteristiche sonore scrivendo “… ho raggiunto un livello di definizione ed una velocità che non ho mai sperimentato nel mio sistema con qualsiasi altro preamplificatore. “
L’amplificatore finale stereo 860, prodotto dal 2007 è una versione stereo dell’amplificatore mono 850 in un telaio di dimensioni standard. In un primo tempo, l’860 doveva essere un amplificatore tradizionale. Tuttavia, dopo un’analisi più approfondita, l’860 si è rivelato essere un tour-de force tecnologico, andando ben oltre le norme del tipico standard “high-end”, tanto che la sua ingegnerizzazione è rara anche nei progetti più esoterici.
Come l’810, anche l’860 è un nuovo, splendido prodotto. Per tutti coloro che aspiravano alle proprietà dei prodotti Boulder che potevano però essere fuori portata, era ora disponibile un nuovo apparecchio che poteva rappresentare radicalmente un nuovo punto di ingresso per accedere alle prestazioni Boulder.
Il primo amplificatore integrato Boulder: l’865.
Nel settembre 2007, Boulder creò l’amplificatore integrato 865 con la consapevolezza che avrebbe trovato una nicchia di luoghi in cui lo spazio o il budget avrebbero vietato l’utilizzo di prodotti separati o più grandi. L’865 ha brillantemente superato le aspettative ed è diventato una soluzione valida non solo per chi ha necessariamente delle limitazioni di spazio, ma anche per tutti gli amanti della musica e del buon suono.
L’865 incorpora gli stessi circuiti di controllo e di ingresso del pre 810 e la potente sezione di amplificazione del finale 860. L’865 è un ottimo “tutto in uno” con una grande facilità d’uso e le capacità dei suoi due apparecchi da cui deriva. L’865 è un esecutore fenomenale rispetto ad altri amplificatori integrati o anche separati, per una categoria di prodotto che tradizionalmente è considerato un ripiego con compromessi per funzionalità e qualità di suono. Rapidamente ha raccolto più richieste rispetto a qualsiasi altro prodotto Boulder ed ha guadagnato considerevoli riconoscimenti.
Ecco una breve sintesi di alcuni passi tratti da varie recensioni apparse sulle riviste audio:
“Voglio dire che l’865 è un amplificatore dotato di una assoluta neutralità e pulizia tale che è molto difficile darne a parole una esatta entità. “
“Non riesco a ricordare un’altra situazione in cui sono stato così impressionato dalle prestazioni di un amplificatore integrato.”
“Offre musica rilassante con tale incredibile trasparenza e delicatezza che porta un groppo in gola.”
“Questo amplificatore Boulder è in grado di trasmettere emozione e sarei disposto a spendere tutto il mio tempo libero con lui. “
“La voce di Leonard Cohen in Hallelujah è stata sorprendente nella sua immediatezza. E quando il basso viene meno e rimane la sola voce di Lang, mi sono quasi commosso. Questa non è solo perfezione tecnica, è una cosa reale “.
Ridefinizione della riproduzione digitale: Il lettore cd 1021
L’edizione 2008 del Consumer Electronics Show di Las Vegas è stato il luogo della prima apparizione pubblica del lettore cd 1021 che è stato una delle più grandi imprese nella storia dell’azienda. E ‘stato anche il primo componente sorgente creato da Boulder. Dopo due anni di progettazione in cui l’intera metodologia di riproduzione digitale è stata riesaminata e ripresa in considerazione, il 1021 ha completamente ridefinito i limiti di ciò che un lettore digitale potrebbe essere. Il 1021 in poco tempo si è guadagnato il titolo del “miglior lettore di cd che abbia mai sentito” con riconoscimenti pervenuti da numerosi commercianti, recensori e altri produttori di tutto il mondo.
Il 1021 vantava il primo display veramente interattivo in un lettore di dischi cd e innumerevoli innovazioni in circuiti digitali e software, tra cui un proprio sistema anti jitter brevettato da Boulder che elimina in modo preciso l’intervallo di sincronizzazione del sistema, una nuova tecnologia di conversione D/A, una matematica DSP a virgola mobile e un disco di recupero dei dati di gran lunga superiore al sistema meccanico. Questi progressi sono stati realizzati con successo per produrre un’esperienza di ascolto rivelatrice. Ma l’aspetto veramente innovativo del lettore di dischi 1021 era che non aveva bisogno di un disco cd per produrre musica: quando è collegato in rete ad un computer, il 1021 può decodificare e riprodurre file musicali digitali in streaming da pc o un media server inserito in rete senza alcuna perdita di realismo. La riproduzione ad altissima risoluzione di files musicali sia da disco che da streaming era semplicemente la ciliegina sulla torta.
Il 1021 è stato un meraviglioso esempio di quanto potesse essere lontano il suono digitale quando questo viene avvicinato da un punto di vista tecnologicamente innovativo .
I giorni nostri
Boulder ha continuato ossessivamente il suo cammino verso l’assoluto portando agli estremi la sua produzione al fine di meravigliare, stupire, sorprendere ogni audiofilo. La creazione dei modelli 2110, 2150, 2160 possono incantare ogni audiofilo. Solo la loro visione è uno spettacolo. Il preamplificatore 2110 con alimentatore separato è unico nel suo genere anche dal punto di vista estetico con un display che può essere definito spaziale. All’interno troviamo un nuovo attenuatore con un design completamente bilanciato. I circuiti sono stati completamente aggiornati utilizzando la Surface Mount Technology lavorando su schede PC a quattro strati.
Il finale mono 2160 sostituisce il 2060 ed offre la potenza di ben 600 watt per canale in classe A. I buffer di ingresso bilanciati assicurano un collegamento perfetto al preamplificatore 2110. E’ migliorato il circuito di messa a terra e di uscita altoparlanti a bassa impedenza per alzare ancora di più, come non mai, il livello qualitativo sonoro.
Il 2150 è invece un finale mono con la potenza di ben 1000 watt in classe A.
Sarebbe abbondantemente bastato fermarsi a questi livelli ma Boulder ha voluto andare oltre per arrivare a dei vertici sconosciuti a tutti gli altri produttori creando delle leggende. I finali della serie 3000 vanno oltre la logica ma vengono comunque costruiti se pur in edizione limitata. Parliamo del 3060 e dei finali mono 3050 dal costo inavvicinabile con una potenza praticamente infinita, si parla di oltre 1.500 watt per canale. Livelli di distorsione così bassi (0,0017%) che la colorazione di ogni componente nella catena esterna dei 3050 è udibile. È in grado di ricreare perfettamente masse sonore massicce, crescenti fragorosi. Eppure, nonostante la sua potenza impressionante, quando gli viene chiesto di farlo, i 3050 rimangono delicati e molto raffinati. Il suono dell’amplificazione stessa non può essere descritto in quanto i 3050 non hanno un suono proprio. Bassi, medi, alti, scena sonora, la risoluzione, la trasparenza, la liquidità, la musicalità, il realismo, la separazione: tutto è meglio.
Il futuro
Sotto la guida di Jeff Nelson, Boulder è cresciuta e prospera da più di 30 anni. La società ha anche mantenuto l’esperienza di un certo numero di dipendenti che sono con l’azienda fin dai suoi primissimi giorni. Questi artigiani, tecnici e progettisti danno piena attuazione alla visione originale di Boulder e ne fanno una importante realtà. Il loro entusiasmo assicura che la filosofia Boulder continuerà finché gli appassionati di musica di tutto il mondo manterranno il desiderio di ascoltare la musica attraverso i più raffinati componenti audio.
Rimane sempre vincolante l’unico principio guida: sfruttare al meglio possibile l’elettronica. Il futuro vedrà Boulder continuare quello che Jeff ha iniziato: identificare le attuali carenze da rivedere in modo diverso, anticipando ciò che i clienti si aspettano e quindi la creazione di ciò che inevitabilmente sarà lo standard del settore, eseguendo ogni passo, dall’idea alla realizzazione, meglio di chiunque altro.