
L’atteso streamer Str@ambo DUE è finalmente arrivato e subito ci siamo dati da fare per testarlo in tutte le sue varie possibilità di ascolto.
In primo luogo abbiamo verificato la facilità di utilizzo malgrado le diverse possibilità di ascolto offerte.
Guardate questa tabella tratta dalla pagina di settaggio e capite già a colpo d’occhio cosa è in grado di fare:

Per poter gestire lo Str@mbo DUE, una volta collegato via ethernet è sufficiente digitale su qualsiasi browser la stringa “stambo.local” per accedere a questa pagina di gestione.

All’interno di un bellissimo chassis di alta ebanisteria in legno ignifugo dell’Europa del Nord, troviamo una scheda madre con un potente processore di ultimissima generazione con componenti selezionati, un trasformatore toroidale di buone dimensioni ed un alimentatore lineare da 50 watt dotato di doppio filtro attivo. Lo streamer gode anche delle possibilità offerte dall’ultimo Kernell RT.
Il software installato permette di utilizzare lo streamer sia come device Roon Core o Roon Bridge piuttosto che essere gestito dal software Logitech Media Server, sia come sorgente Airplay, o Upnp.

La connessione al dac deve avvenire tramite una delle 4 uscite usb che allo stesso tempo permettono la connessione di un hard disk esterno. A fianco c’è l’ingresso ethernet per il collegamento al Router o ad un Router Repeter.

Chi non vuole sostenere i costi di abbonamento o acquisto di Roon ha quindi diverse possibilità, sicuro di procedere sempre al massimo della qualità sonora. Per semplicità e sintetizzando ancora, Lo Strambo 2 permette di essere utilizzato sia dal principiante del tutto digiuno di questo mondo, sia dall’audiofilo esperto che può trovare nell’universo di LM,S con i suoi molteplici plug-in, il modo di giocare e personalizzare la gestione delle maschere per ogni funzionalità.

Al principiante basterà scaricare l’app Mc Connect sia su smarphone che su Ipad, per poter gestire sia i propri files che i vari servizi streaming, all’audiofilo esigente basterà connettersi a Roon e poter contare sulle infinite possibilità di visualizzazione di immagini, copertine, note, testi, recensioni di artisti e album, mentre l’audiofilo che vuole ottenere un pelo in più di qualità sonora, può utilizzare qualsiasi browser, sia da pc che da smartphone che Ipad ed entrare nel mondo di Logitech Media Server per gestire il tutto.
Ma in cosa lo Strambo DUE è concorrenziale rispetto ad altri apparecchi analoghi? Oltre alla sua bellezza, quello che mi ha letteralmente colpito è il suono. Messo a confronto con apparecchi del calibro di Innuos della stessa categoria ha fatto intendere che lui gioca in una sezione più alta.

Vince in dinamica, in risoluzione, ha maggior vigore, maggiore ariosità, anche un palcoscenico migliore, ha dei bassi formidabili che danno forza ed energia alla musica. Provato con LMS, queste sono state senza dubbio le impressioni. Rispetto all’Innuos Pulse, che a sua discolpa dobbiamo ammettere che costa circa 500 euro in meno, non c’è dubbio che lo Strambo 2 è vincente. Il Pulse non ha la possibilità di gestire il Core di Roon e poi, in tutta sincerità, sia il processore che l’alimentazione è di componentistica inferiore. Certo Innuos ha 3 uscite digitali, ha dalla sua un proprio software ineccepibile sotto ogni aspetto, (l’app si chiama Innuos Sense), ma è altrettanto gradevole utilizzare LMS che grazie a vari plug-in permette di utilizzare interfacce grafiche dal buon design. Soprattutto, chi ha dimestichezza e si diverte a “smanettare”, avrà l’impressione di trovarsi libero nel mondo dei balocchi e poter personalizzare il software senza limiti con innumerevoli ed inimmaginabili plug-in in un ambiente sempre in evoluzione. Ad esempio, tramite LMS è persino possibile ottenere un lettore cd, utilizzando la meccanica cd-rom del pc per trasmettere in digitale il segnale allo Str@mbo.

Perché acquistare Lo Strambo DUE? Perché è un prodotto italiano di pregio e buon design, perché il servizio di assistenza è garantito, perché il suo libretto di istruzioni di 68 pagine è così ben fatto ed è così analitico che può risolvere ogni dubbio, perché il progettista, Marco Curti, è un appassionato come voi, parla la vostra lingua e potrà aiutarvi in caso di bisogno.
Prezzo di listino iva compresa: 3.530 euro, non è poco ma son soldi ben spesi per poter ascoltare al meglio al passo dei tempi.
Nell’imballo, davvero ben fatto, è compreso anche un sostegno per Ipad o smartphone della stessa essenza lignea con la bella serigrafia dello Str@mbo DUE.

Aggiungiamo in calce la presentazione scritta dal progettista Marco Curti:
“…. Diciamolo subito e togliamoci il dente: i bit rimangono gli stessi, sia uscendo dal DUE che dallo Str@mbo in ogni sua versione così come da qualsiasi streamer minimamente serio utilizzato in bit perfect (senza commettere errori di configurazione).
Quindi, se siete tra quelli che ritengono che a parità di BIT qualsiasi streamer suoni ‘identico’, allora passate oltre, lo Str@mbo DUE non fa per voi ma vi consiglio di giragli alla larga ed anche dallo Str@mbo, ne va delle vostre certezze e del vostro amor proprio!
Se invece avete apprezzato le qualità dello Str@mbo come vengono magnificate usando il suo alimentatore lineare dedicato e magari avete notato pure le “sottili” (il virgolettato è d’obbligo, dato che – a mio avviso – non sono per nulla sottili) differenze che distinguono i diversi software player (Squeezelite-R2, Roon bridge, UPNP/DLNA, AIrplay o NAA HQPlayer) e server (LMS o ROON) allora dovete assolutamente ascoltare il DUE, non vi deluderà.
A partire dalla nuova livrea, che molti ci hanno insistentemente richiesto fin dagli esordi, che è frutto dell’opera di Messori Arredamenti, una vera realtà artigiana del Made in Italy; grazie a Michele Messori un’idea schizzata velocemente sul classico tovagliolino da bar è diventata realtà, talmente bene che quello che doveva essere solo il modello per la versione in classico metallo, rimarrà quella definitiva.

Potrei lanciarmi in digressioni in merito ai vantaggi del legno e dell’essenza utilizzata in particolare, sul come un gruppo di vergini in numero rigidamente dispari la ha colta in un bosco sacro a Venere nella notte del solstizio d’estate, ma la verità è che lo abbiamo scelto perché ci è piaciuto moltissimo, ci siamo innamorati di un pezzo di artigianato italiano di cui andiamo orgogliosi.
L’arte parla all’anima, ci piace pensare che il DUE balbetti qualcosa pure lui e per uno strumento dedicato a riprodurre arte è importante, almeno per qualcuno.
È tutto qui? Dentro c’è lo stesso Hardware e Software dello Str@mbo?
No.

Rimangono invariate e confermate le scelte di fondo che, al netto di specifiche ottimizzazioni che da sempre applichiamo in ragione dello specifico hardware, ci portano a condividere in toto il
software, dal sistema operativo, alla web interface ed alle applicazioni player e server, a garanzia di longevità dei modelli precedenti.
Abbiamo confermato la scelta Intel, scartando alternative molto più economiche.
L’attuale versione monta un Core I3 di recente generazione, basata su tecnologia a 14nm, molto più efficiente dell’attuale a 22nm.
La componentistica è selezionata, a partire dalle schede di rete Intel, che sono due, così da semplificare i collegamenti ed è in generale più aggiornata, così da garantire sempre minor consumo che, non lo dimentichiamo mai, corrisponde invariabilmente a maggiore qualità all’ascolto.
Al solito, abbiamo eliminato tutto quello che – a nostro avviso – è deleterio, quindi niente WiFi e niente bluetooth, mentre la componente grafica e l’audio HD sono disabilitati.

Insomma, abbiamo selezionato una macchina che ha un costo industriale ben più alto delle precedenti (almeno doppio ad una corrispondente versione Celeron ed almeno 10 volte quello di una scheda che tipicamente attrezza la generalità degli streamer in commercio) ma che riduce ulteriormente lo spazio per compromessi, sempre senza addentrarci su strade che ormai nemmeno i big considerano più praticabili, a tutela degli investimenti dei propri clienti.
Abbiamo poi deciso di integrare l’alimentatore lineare, mantenendo la tipologia del precedente ma anche qui sostituendo alcuni componenti critici ed ottimizzando il cablaggio.
Il risultato?
Lo giudicherete voi ma noi ne siamo molto soddisfatti ed i commenti di chi ha potuto sentirlo in azione sono molto incoraggianti.
Ma veniamo alla dolorosa…
Quanto costa?
Il prezzo consigliato è di 2900 euro + IVA.
Ne vale la pena?
A nostro avviso Sì, se oltre a condividere la nostra visione non convenzionale di fedeltà amate il bello di un prodotto che unisce caratteristiche tecniche superiori al design.
Per chi pone il rapporto qualità prezzo al primo posto, lo Str@mbo rimane ben saldamente presente nei nostri listini, irraggiungibile in questo da qualsiasi prodotto commerciale.”
Per ulteriori informazioni vai al sito del produttore: www.nohta.it
