Possiamo sicuramente affermare che l’amplificazione digitale sia una delle innovazioni più significative degli ultimi 8 anni della storia hi-fi, ovvero dall’uscita del famoso T-Amp nel 2005. Ci sembra che Nu Force sia la società che più di altri ha saputo studiare ed approfondire le capacità di questa novità tecnologica introducendo modelli sempre più evoluti e performanti a prezzi vantaggiosi.
Per fare chiarezza su ciò Nu Force produce citiamo le tre serie attualmente in produzione. Abbiamo la fascia più economica denominata Icon che è dedicata all’uso da “scrivania”, la serie Home dedicata all’hifi casalinga dal buon rapporto qualità prezzo e la serie Reference dedicata alla massima qualità ottenibile.
La fascia media si è recentemente aggiornata con la messa sul mercato di 5 nuovi apparecchi. Si distingue per un look decisamente moderno, i modelli hanno identiche e piccole dimensioni per poter essere inseritoi nelle abitazioni con grande discrezione.
NuForce consente una elevata personalizzazione dell’impianto costruito su misura come farebbe un sarto per un vestito, ed è per questo che troviamo in catalogo diversi apparecchi che rispondono alle esigenze di ognuno in modo specialistico. Le identiche e piccole dimensioni hanno poi un effetto estetico particolarmente gradevole se si vogliono impilare o affiancare gli apparecchi.
In analisi la serie Home si compone dei seguenti modelli:
- DAC 80: convertitore asincrono 192 khz con 4 ingressi digitali con controllo volume
- STA 100: amplificatore finale stereo 160 watt su 8 ohm con telecomando
- UDH 100: convertitore – amplificatore cuffia con un solo ingresso usb
- HAP 100: preamplificatore analogico con amplificatore cuffie con telecomando
- DDA 100: (modello in esame) amplificatore integrato con convertitore 4 ingressi digitali e telecomando
Parliamo ora del DDA100, riservandoci in futuro altre prove per i restanti modelli. Ci viene naturale pensare che un circuito breve è sinonimo di buon suono. In questo caso Nu Force ha pensato di racchiudere in un unico apparecchio di piccole dimensioni un convertitore ed un amplificatore. Il DDA 100 diventa così un moderno integrato della ragguardevole potenza di 50 watt a 8 ohm, a cui poter collegare direttamente agli ingressi digitali un PC, un lettore cd, un lettore dvd o blue ray, ed un decoder Sky ad esempio. Sono 4 infatti gli ingressi digitali disponibili: un usb, un coassiale e due ottici. Troviamo anche una uscita, digitale ottica, che ci da la possibilità di collegare l’apparecchio ad altri sistemi.
L’aspetto è moderno e le proporzioni sono armoniose: 21 x23 x 4,5 cm praticamente un quarto del volume di un cabinet tradizionale. E’ in alluminio spazzolato di qualità, disponibile sia in argento che nero, con quattro piedini metallici con piedistallo in gomma. Sul frontale troviamo una manopola in metallo che serve sia per il volume che per la selezione degli ingressi che sono indicati in un bel display a matrice di punti di colore rosso. Sul display troviamo anche l’indicazione del volume in 99 step.
Il cavo di alimentazione in dotazione è di una qualità superiore a quella riscontrata in apparecchi analoghi. Ha una buona sezione ma soprattutto è dotato di un anello in ferrite per scongiurare disturbi di radiofrequenza. Il telecomando dato in dotazione, seppur in formato carta di credito, è funzionale alla regolazione del volume, alla selezione degli ingressi, al mute ed all’accesso/spento.
I connettori di uscita per gli speaker sono di buona qualità ed accettano banane o forcelle, oppure semplicemente cavo spellato.
Normalmente, in un sistema hi-fi tradizionale, i dati digitali vengono subito trasformati in un segnale analogico di tenue livello, che attraversa la sezione di selezione per passare all’innalzamento della potenza attraverso un preamplificatore. Successivamente avviene l’amplificazione vera e propria attraverso la stadio finale che fa arrivare il segnale alle uscite per gli altoparlanti.
Nel DDA100 invece si evitano la maggior parte di questi passaggi. Il segnale digitale rimane tale e viene eseguita la conversione in analogico solo nella fase finale utilizzando un convertitore che modula direttamente il segnale in uscita agli altoparlanti. All’interno di questo apparecchio tutto avviene in modo sinergico senza l’uso di altri apparecchi collegati da cavi di segnale esterni. Ciò apporta dei benefici che si riscontrano nel suono.
Le frequenze di campionamento dell’ingresso USB si limitano a 44,1, 48, 96 khz. Non sono completissime ma permettono comunque di poter utilizzare la maggior parte del materiale in alta definizione che viene trovato in rete alla frequenza di 96 khz.
Nuforce indica anche la capacità di sovracampionare fino a 3GB/al secondo, una cifra incredibile, che permette di ottenere, come indica il costruttore, un suono particolarmente naturale.
Abbiamo collegato il DDA 100 ad un pc con windows 7 ed abbiamo condotto delle prove utilizzando dei Triangle Magellan Cello, ovvero dei diffusori di classe superiore all’apparecchio in esame, per meglio analizzare ogni caratteristica sonora. L’installazione dei driver è stata immediata. Il PC ha trovato immediatamente i driver Wasapi personalizzati NuForce.
Chiariamo subito che i 50 watt per canale ad 8 ohm sono più che sufficienti ad ottenere dei volumi indistorti da lite condominiale. Il suono è dotato di un grande equilibrio tanto che non emerge alcun difetto di impostazione. C’è una buona dinamica, un’ottima profondità, quest’ultima quasi migliore del riferimento costituito dal convertitore North Star Extremo e ampli Ensemble. Il suono è piacevole e raffinato.
Buone le voci, sia maschili che femminili che risultano credibili. I bassi sono bene articolati e mostrano una sorprendente profondità. Ricchezza di dettaglio, neutralità, musicalità, grazia e linearità. Queste le fondamentali caratteristiche sonore.
Quello che più piace e sorprende è l’armonia e la naturalezza del suono, niente asprezze ma precisione e liquidità. Stiamo parlando di una apparecchio del costo di 650 euro che incorpora un convertitore a 96 khz ed un amplificatore da 75 watt a 4 ohm con telecomando. Provate a pensare cosa potete acquistare con questa cifra.
Un amplificatore, un convertitore ed un cavo di segnale vi costerebbero, anche usati, decisamente di più e e per ottenere un suono migliore dovreste spendere più del doppio.
Aggiungete inoltre che il tutto avviene riducendo i cavi al minimo e che lo spazio occupato è effettivamente minimo con un ordine garantito che farà felice soprattutto le moglie che mal sopportano la presenza dei cavi dietro agli apparecchi.
Abbiamo eseguito una seconda prova utilizzando delle Klipsch F30 ad alta sensibilità. Confermiamo le impressioni precedenti aggiungendo anche una straordinario impatto dinamico di cui è capace l’amplificatore che può raggiungere i 250 watt di picco. Con questi diffusori ancor più è entusiasmante l’effetto e l’equilibrio del suono.
La qualità sonora è godibilissima e potrebbe essere sfruttata anche per un primo impianto. Ma visto che in questo periodo state già pensando alle vostre ferie, provate ad immaginare come potrebbe suonare il DDA100 nella vostra casa al mare o in montagna….