Pannelli Astri – come risolvere definitivamente in modo semplice ed economico i problemi di acustica

E’ chiaro a tutti che un impianto audio può suonare bene solamente se l’ambiente dove tale impianto è inserito è acusticamente equilibrato. Malgrado ciò la maggior parte degli audiofili è più interessata al miglioramento del suono attraverso il perfezionamento degli apparecchi piuttosto che alla seria valutazione dell’acustica ambientale.

In un ambiente non adeguato il perfezionamento della qualità degli apparecchi può essere addirittura deludente  o quanto meno inferiore alle aspettative. Rimbombi, riflessioni, o, al contrario, eccessivo assorbimento  possono condizionare il suono a tal punto da scoraggiare gli entusiasmi e fare perdere la passione per il bel sentire.

Molto spesso l’audiofilo è indotto ad aumentare la potenza dell’amplificatore e la dimensione dei diffusori in maniera esagerata rispetto al proprio ambiente per ottenere maggior impatto e volume. In  molti casi ottiene al  contrario solo maggior confusione e magma acustico. E’ in questi casi che urge ancor più un trattamento acustico, soprattutto se la posizione d’ascolto obbligata ha alle spalle una parete o se i diffusori rimangono addossati alle pareti per problemi di varia natura.

Si sa, l’ambiente è il componente più importante di un sistema audio  unitamente al posizionamento dei diffusori. Sta di fatto che in molti casi anche un arredamento equilibrato, costituito da tappeti, tende, divani, quadri alle pareti, lascia comunque parecchio margine di miglioramento, soprattutto nei casi in cui la conformazione del pavimento, delle pareti, del soffitto non siano sufficientemente rigide. Anche le proporzioni delle misure della stanza dove si decide di posizionare l’impianto dovrebbe essere valutata, un locale quadrato o quasi non darà mai grosse soddisfazioni.

I correttori acustici assorbenti o riflettenti non sono una novità. I primi Tube Traps apparvero negli anni 80. Li ricordate quei grossi cilindri in tessuto grigio che allarmavano le mogli solo alla vista?  “Non  sognarti di mettere in salotto quei così!” Era la frase che tristemente ci sentivamo dire e ci faceva capire che ben difficilmente l’avremmo spuntata.

Poi  sono stati messi in commercio  i Daad, in definitiva sempre dei cilindri, o semicilindri, sapientemente  ben rifiniti in metallo e legno,  che svolgevano il loro compito con costi a volte proibitivi.

Forse appunto i costi, forse l’impatto estetico poco rassicurante per le nostre consorti, sta di fatto che ben pochi hanno preso in considerazione un serio trattamento acustico della propria sala audio ad eccezione  dei fortunati che si possono permettere una stanza dedicata. Pensare che i soldi spesi per il miglioramento acustico sono quelli più redditizi in termini di suono.

Astri ha pensato che in effetti si può dare un colpo al cerchio ed un colpo alla botte, ovvero si può realizzare un trattamento acustico completo senza spendere una fortuna,  ovvero senza sforare di molto i mille euro, e si può fare attraverso il posizionamento di moduli o meglio di pannelli per niente impattanti che si mimetizzano piacevolmente nell’ambiente.

Attraverso delle semplici istruzioni che sono poi ben spiegate sul sito di Astri, con un minimo di pazienza e determinazione è possibile da soli, risparmiando la consulenza di esperti di acustica ambientale,  trovare la soluzione ad hoc nella nostra sala. Vi invitiamo a leggere le suddette istruzioni a questo link http://www.astriaudio.com/how_qt_line_02.html .  Sicuramente sarà per voi una lettura interessante.

Astri ha realizzato quindi dei pannelli, poco appariscenti e al contempo molto efficaci, della dimensione di 52 x52 x 5 cm. capaci di assorbire oppure diffondere le alte frequenze, oppure trattenere e annullare  le basse frequenze in eccesso. Sono stati realizzati quindi 3 tipologie di pannelli in diversi colori, beige bordeaux, nero e bianco, considerando le richieste degli appassionati: essere poco invasivi rispetto all’ambiente, essere fortemente efficaci rispetto alla loro dimensione, essere versatili ovvero rispondenti alle  necessità di ognuno.

Non ci sono regole fisse da seguire, anche copiando le misure di un locale analogo al nostro è impossibile determinare a priori dove devono essere posizionati i pannelli. Sarà un piacevole gioco scoprire,  attraverso una semplice metodologia analogica e senza impazzire con difficili misure strumentali, come migliorare l’acustica ambientale.

Nella maggior parte dei casi 4 o 6 pannelli sono sufficienti a migliorare l’acustica in maniera determinante e siamo pronti a scommettere che saranno i denari  meglio spesi per il vostro suono.

I risultati saranno ancora più eclatanti perché nella maggior parte dei casi non si agirà solo su un fronte, ovvero sulla  riflessione piuttosto che l’assorbimento. L’azione potrà essere combinata perché molto frequentemente l’ambiente necessità un intervento sia in un senso che in senso opposto. Si riuscirà così a realizzare con un po’ di pazienza un intervento equivalente a quello ottenibile tramite l’inserimento di un equalizzatore grafico di altissima qualità per equilibrare le frequenze senza però rodere la qualità del segnale con interventi elettronici.

Da alcuni test effettuati nelle sale di alcuni nostri clienti i risultati sono stati entusiasmanti, con l’inserimento di 4/6 pannelli il suono si trasforma  e la sala, una volta trattata, ci ha dato delle impressioni audio differenti persino in assenza di suono. Il valore aggiunto di un trattamento di questo tipo può  essere miracoloso  ed il rapporto qualità prezzo di tale trattamento può avere indici davvero  molto elevati. Strumenti e voci più reali, una migliore focalizzazione  e stabilizzazione della scena si ottengono anche in casi in cui pare non esserci necessità di intervenire sull’acustica dell’ambiente.

I pannelli Astri possono essere appesi alle pareti verticali come dei semplici quadri, oppure  possono  essere appesi al soffitto o, perché no, anche appoggiati provvisoriamente a ripiani o tavolini nel caso in cui non si spuntasse dalla consorte un posizionamento fisso.  Si presentano bene in tutti i casi e con un po’ di diplomazia anche la moglie più intransigente potrebbe abituarsi ai nuovi “intrusi”.

Anche le chiacchiere (o le discussioni) famigliari avrebbero in questo modo  un suono acusticamente migliore……….

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