Siamo stati al Milano Hi-Fidelity

Il Milano Hi-Fidelity, che si è tenuto sabato e domenica 7 e 8 ottobre al Centro Congresso Melia Hotel di Milano, Via Masaccio19, ci ha visto ancora una volta presenti. Eravamo nella suite 122 al piano +1.

Quest’anno abbiamo fatto ascoltare un sistema votato alla semplicità e raffinatezza, due soli apparecchi che si complementano a vicenda per un risultato sonoro che a nostro parere può affascinare.

Partiamo dalla sorgente rappresentata dallo Streamer – Dac – Preamplificatore Atoll ST300 Signature, un apparecchio ecclettico, eccellente per ogni sua funzione, che oltre a mantenere funzionalità Roon Ready può essere gestito dalla nuova applicazione Atoll ancora più performante. Varie recensioni hanno confermato che l’ST300 ha una  firma sonora sorprendentemente liscia e vellutata per essere un dispositivo digitale. Questa caratteristica non va a scapito dei dettagli che rimangono ben definiti con alte frequenze molto nitide. Molti hanno definito il suono “simile all’analogico” come se non fosse dotato di componenti digitali.

L’Atoll ST 300 Signature rappresenta quindi, grazie anche ad un prezzo concorrenziale di 3.000 euro, un’opzione allettante per le persone che cercano un preamplificatore di streaming completo, che combini una qualità sonora di alto livello con un’interfaccia straordinariamente intuitiva. 

Dalla sorgente ai diffusori che in questo caso sono attivi, ovvero Lansche 3.2 MKII Active. Sono dotati di amplificazioni interne separate, personalizzate per le esigenze dei singoli altoparlanti. Per i bassi è presente un amplificatore in classe D ad alte prestazioni da 500 W. C’è poi un amplificatore di potenza da 80 W per il driver midrange ed un terzo amplificatore di potenza da 80 W per il tweeter Corona. Questi due amplificatori di potenza sono stati progettati da Lansche e hanno un feedback negativo attivo per controllare l’EMF al fine di eliminare le interferenze negative del cavo.

Come tutti i prodotti Lansche le nuove 3.2 MKII si avvantaggiano delle prestazioni date dal tweeter a ioni Corona.

Lansche è tra i pochissimi costruttori ad avere analizzato questa particolare tecnologia e l’unica ad averla sviluppata e perfezionata fino ai nostri giorni con risultati stupefacenti.  Lo sviluppo della cosiddetta “singing flame”, la fiammella suonante, è stata realizzata dagli ingegneri Lansche utilizzando semplicemente la vibrazione dell’aria. Il loro tweeter, che determina in massima parte il suono dell’intero sistema, è dotato di una estrema precisione e velocità senza emanare alcuna risonanza. Con questo sistema  è l’aria che risuona da 1.500 a 150.000 Hz e non un materiale solido. Si tratta di gas ionizzato che ha 100.000 volte meno peso di una membrana fissa.

Vi chiederete come mai Lansche abbia puntato principalmente a questa tecnologia. La risposta è semplice, secondo Rudiger è l’unica strada che permette l’eliminazione di ogni risonanza, e non essendoci alcuna massa in gioco questa tecnologia permette variazioni dinamiche impulsive come niente di meglio al mondo.

Un tweeter a ioni raggiunge quindi una risposta elevatissima fino a 150 khz. Questo dato sembrerebbe persino eccessivo dal momento che si tratta di frequenze inudibili. C’è però da considerare un particolare. Un amplificatore finale di buona qualità può arrivare a 100 khz ed un tweeter che non arriva a tale frequenza può modificare l’impedenza del segnale in modo significativo. Al contrario il tweeter Corona si trova perfettamente a suo agio in questa situazione e può assicurare una assoluta neutralità. Alcune persone possono persino stupirsi e rimanere perplessi di fronte ad un suono così puro a cui non si è abituati.

E questo è stato un buon motivo per ascoltarle e venirci a trovare nella nostra suite 122 al primo piano.

Prezzo di listino: 30.000 euro.

Completano il sistema il condizionatore di rete Nuprime AC4, cavi di segnale ed alimentazione MIT, mobile porta elettroniche Finite Elemente.

Consiglia
  • Facebook
  • Twitter
  • LinkedIN
  • Pinterest
Condividi
Tagged in