
Nella sala principale del primo piano fa bella mostra di se un giradischi straordinario certamente anticonvenzionale. Nasce da una piccola azienda italiana, la CVS Vintage Revival, nella quale sono impegnati Massimo Cives, pubblicista audio, appassionato di musica e restauratore audio d’epoca e Igor Fiorini, musicista, ingegnere del suono, pubblicista, importatore audio, imprenditore.

Questi due intraprendenti appassionati hanno voluto riprendere e migliorare un vecchio progetto di un giradischi in auge negli anni 50 e 60 del costruttore americano Rek-O-Kut, che in realtà non ha mai goduto della fama dei grandi costruttori europei di giradischi a puleggia di quegli anni come l’EMT, il Garrard, il Lenco o il Thorens, giradischi che ormai troneggiano nella catene di ascolto prestigiose e musicalissime degli amanti del vintage.
La Rek-O-Kut molto più popolare negli Stati Uniti d’America, ha avuto in catalogo moltissimi giradischi e si rivolgeva sia al professionale che al mercato consumer; molte radio e case discografiche utilizzavano i prodotti professionali di questo costruttore, ricordiamo nel professionale il B-16H a tre velocità (33/45/78 giri) con trazione a puleggia e i bracci tangenziali per produrre le lacche dei dischi. L’attività della Rek-O-Kut si rivolgeva in questo settore, anche alle relative elettroniche per la registrazione, ma i grandi numeri di questa ditta si sviluppavano nel mercato domestico, sempre con giradischi a puleggia, come il Rondine B-12H Deluxe (33/45/78 giri) e i popolari Jr L 34 ( 33/45 giri) e Jr L-37 ( 33/78 giri) che erano molto frequenti negli impianti audio d’oltreoceano, tra il dopoguerra e la fine degli anni 70.

La produzione Rek-O-Kut si rivolgeva anche alla costruzione di bracci sia da 9 che da 12 pollici, citimo nell’ordine i bracci a bilanciamento dinamico Micropoise S220 e S260 ma anche S120 (9”) e S160 (12”) che non erano dinamici. In quest’epoca il costruttore di N.Y. aveva sviluppato un suo standard per l’attacco del porta testina che si differenzia dall’attacco EIA sviluppando shell proprietari di vario peso (implementabili con pesi dedicati). Il marchio Rek-O-Kut , non ebbe mai diffusione in Europa per una scelta del costruttore che non affrontò la modifica ai nostri standard. La minor popolarità da noi europei, ha sviato l’interesse relegando questo valido brand nel dimenticatoio degli oggetti non più in uso, ma quando alla fine del millennio ritornò l’attenzione ai giradischi a puleggia riscoperti per l’autorevolezza e la dinamica, molti appassionati americani tornarono a far lavorare i prodotti Rek-O-Kut.

Parla Massimo Cives: “Il brand Rek-O-Kut che in passato ho già avuto modo di restaurare ed apprezzare, torna ad occupare il mio poco tempo libero con un approccio non più filologico ma teso all’inserimento di elementi tratti da idee e soluzioni in cui mi sono imbattuto nel mondo dei giradischi. Negli anni bui del vinile la romantica passione che mi accompagna dall’età di 14 anni per il giradischi e che non mi ha mai abbandonato, ha tracciato nella mia esperienza pluriennale un’ampia e profonda conoscenza per dispositivi con tipologie diverse: a cinghia, a trazione diretta e a puleggia. Passione parallela ma sempre attiva è anche lo sviluppo e il restauro di soluzioni personalizzate e con l’avvento della globalizzazione, ho avuto l’opportunità di acquisire e restaurare prodotti che in gioventù non avrei neanche mai pensato di poter avere. Grazie all’e-commerce si è presentata l’opportunità di restaurare vecchie glorie di cui avevo sentito parlare, ma con un approccio che facendo tesoro del poliennale bagaglio, ha permesso di migliorare progetti storici con le attuali tecnologie di lavorazione dei metalli che consentono un ulteriore sviluppo verso la qualità.
Già nel 2008 mi ero occupato del restauro di un giradischi di questo costruttore di New York e in particolare del modello Rondine Jr L34 (vedi note pubblicate su AudioReview n.296) dove riportavo in vita il giradischi introducendo una nuova alimentazione che trasformava i nostri 220 volts a 50Hz in 110 volts a 60Hz, in modo di far lavorare il motore originale nel suo habitat; successivamente mi occupai dei bracci dinamici Micropoise e S260 (12’) che feci restaurare nei cuscinetti e modificare con l’attacco DIN, ed infine del giradischi LP 743 dove si procedette sulla stessa strada del Jr L34 ma aggiungendo una nuova alimentazione che oltre a trasformare la corrente la stabilizzava (realizzazione FIAT autotrasformatori), articolo apparso sempre su Audioreview nel settembre del 2011 (AudioReview n.325); in questi due casi l’obiettivo era di farli lavorare qui da noi in Europa in quanto essendo costruiti per gli USA erano dotati di perno per pulegge a 60hz e alimentazione a 110 Volts. In quei progetti l’idea era incentrata su un restauro con parti originali per resuscitarli e farli suonare come se i 60 anni dalla costruzione non fossero mai trascorsi.”

L’intuizione
Intervenire sulle parti deteriorate dal tempo e dall’uso e migliorare con materiali e pezzi tecnologicamente più avanzati fornendo un adeguato mobile per contenerlo.
Lo sviluppo
Nella prima versione il motore è stato totalmente ricondizionato comprese le bronzine, nella seconda versione invece il motore viene sostituito con un Pabst trifase a cassa rotante e il suo alimentatore anche questo trifase. Il motore è ben insediato con staffe apposite e gommini in gel. Le pulegge sono sostituite con un modello nuovo in alluminio a 50 hz.
La passione
Il lungo impegno, unito alla professionalità e la passione per la musica, hanno guidato l’equipe italiana a produrre il J34 CVS Vintage Revival, il gruppo si è adoperato nella realizzazione e assemblaggio delle parti, nonché il design del plint di ben 20 kg che lo accoglie in solido legno finemente laccato a 5 strati.
Da alcuni anni CVS si è impegnata sul Rek o Kut J34 giradischi a puleggia americano degli anni 50, il J34 presenta due classiche velocità 33/45 giri, comune anche ad altri Rek o Kut a puleggia; per riportare il J 34 ad un livello Hi End sono stati sviluppati una serie di interventi mirati: sul motore, sulle sospensioni, sulle pulegge.

Se volete ascoltare quindi uno dei migliori giradischi a puleggia mai costruiti per coglierne le indubbie qualità, lo trovate collegato al nostro sistema con amplificazione Boulder, con due bracci Ikeda installati come vedete in foto.

Caratteristiche tecniche
Motore a puleggia 50Hz
Motore Papst trifase
Sospensioni in gel
Puleggie in alluminio
Plint in MDF
Piedini regolabili
*Disponibile alimentatore trifase
BRACCI COMPATIBILI
Fidelity Research FR64 (9′)
Fidelity Research FR66 (12′)
Ikeda IT345 (9’)
Ikeda IT407 (12’)