Anche Atoll vuole rimanere sulla cresta dell’onda di un mercato particolarmente interessato ai convertitori digitali con ingresso USB ed ha prodotto così un nuovo apparecchio, denominato DAC 200, che ci è pervenuto da pochi giorni e che ha tutte le carte in regola per interessare il popolo degli audiofili.
L’apparecchio vuole essere il polo di riferimento di ogni sorgente numerica possibile ed ha quindi ben 7 ingressi digitali di cui 3 ottici, due coassiali, un ingresso bilanciato AES ed un ingresso USB asincrono. Tutti gli ingressi lavorano a 24 bit/192 khz. L’apparecchio ha, inoltre, la possibilità di connettersi alla rete wireless collegandosi ad un pc. Al riguardo, nella confezione è compresa una speciale chiave usb che in modo semplice permette di associare il pc al convertitore; in questo modo il pc può trasmettere dati ovvero musica, questa volta in formato 16 bit/44 khz cioè in formato qualità cd, senza la necessità di cavi.
La conversione verso l’analogico è assicurata da un chip PCM 1792 seguito da stadi analogici simmetrici a componenti discreti funzionanti in classe A identici a quelli sviluppati sul CD 400 che utilizzano condensatori i Clarity Cap in polypropilene. L’interno è molto ordinato e si nota l’assenza di filamenti. L’alimentazione è curata da 3 trasformatori Traco d’origine svizzera che assicurano grande affidabilità.
Il livello d’uscita può essere fisso o variabile attraverso un semplice by-pass, ovvero semplicemente tenendo premuto per oltre 4 secondi il tasto relativo all’ingresso coax 1.
L’apparecchio si presenta bene con una elegante linea slim di soli 6 cm di altezza e con un pannello anteriore in alluminio dagli angoli smussati di 8 mm di spessore. Tale pannello contiene un display che informa sui numeri del volume e dà l’indicazione dell’ingresso scelto attraverso gli 8 tasti di selezione posti sul frontale.
Sempre sul fontale, troviamo inoltre la manopola del volume ed un mini jack per l’uscita cuffia. A proposito di uscite, sul retro abbiamo sia quelle RCA con connettori di buona qualità, che le uscite bilanciate.
Per quanto riguarda il collegamento USB, che, ripetiamo, funziona in asincrono e regge un ingresso fino a 24 bit 192 khz, è necessario installare, in ambiente Windows, i driver per far riconoscere il dac. Come indicato dalle istruzioni, abbiamo quindi scaricato un programma dal sito Atoll che ha caricato i driver e, senza problema, il pc ha riconosciuto l’apparecchio. Per Mac invece avviene un collegamento diretto, nel senso che non sono necessari driver aggiuntivi.
Come suona: il registro dei bassi è restituito con un certo rigore e vigore. L’articolazione è più che buona come pure il punch. Buoni anche i medi dai quali si apprezzano le correttezze timbriche degli strumenti . Buona la gamma alta dotata di una certa definizione e ottima la dinamica che sembra non saturarsi mai.
La scena sonora è di proporzioni credibili e l’immagine stereo è posata e stabile. Si apprezza la capacità di trasparenza che permette di ricostruire il messaggio musicale similmente all’originale della sala da concerto.
Concludendo, si tratta di un apparecchio interessante considerando anche che il prezzo di listino è di 1.590 €.
Va considerata la possibilità di utilizzare il convertitore sia come semplice dac (a 24/192 khz in asincrono, che come preamplificatore, nonché la possibilità di collegarlo ad un pc senza l’utilizzo di cavi tramite la rete wireless. A queste condizioni non ci sono molti concorrenti sul mercato.